Prima i telespettatori per poter guardare i loro programmi preferiti, sono dovuti passare dal sistema analogico a quello digitale terrestre, certo nel 2009 una moderna tecnologia, ha permesso di usufruire di molti più servizi, tenendo conto di una qualità migliore sia per il video che per l’audio

Il passaggio al nuovo standard avverrà in maniera graduale nel 2020, per poi completarsi nel 2022, in tutta Europa, compresa l’Italia, questo nuovo sistema di compressione video, permette una qualità video ed audio decisamente più alte, rispetto a quelle che abbiamo oggi, oltre ad un maggior numero di canali anche tematici e di moltissimi servizi interattivi.

Il vero problema che assilla numerosi telespettatori è se bisogna sostituire l’apparecchio che si possiede o se basta solo affiancarlo con un nuovo decoder, per poter in tutta tranquillità continuare a ricevere il segnale e vedere regolarmente le attuali trasmissioni.

Per capire se la propria TV è compatibile con il nuovo standard, bisogna tener conto dell’età dell’apparecchio, probabilmente quelli risalenti a più di 4 anni fa, avranno dei seri problemi.

Mentre quelli acquistati dopo il 2017, non dovrebbero crearne, visto che da quella data, i negozi di elettrodomestici sono obbligati a vendere solo modelli perfettamente compatibili, o al limite dotati di un decoder, DVB-T2 da abbinare alla TV.

Inoltre gli apparecchi compatibili sono muniti di un bollino rosso, che riporta la scritta Dgtvi Platinum, in alternativa basterà consultare il libretto delle istruzioni, dove tra le specifiche tecniche, sarà chiaramente scritto se il televisore è DVB-T2 oppure no.

Coloro che sono esonerati dal pagamento del canone RAI, a causa di reddito troppo basso, in fase di acquisto potrebbero usufruire di un bonus statale, del valore di 50 Euro.