Molti arrivano alla pompa di benzina con il pieno da fare all’automobile e si ritrovano ad andarsene con appena la metà del serbatoio pieno. Chi prima con cinquanta euro riusciva a fare praticamente il pieno oggi deve spendere il doppio! In altre parole, fare rifornimento alla pompa di benzina è diventato un lusso per moltissime famiglie italiane che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese a causa di questi aumenti vertiginosi.

Perché la benzina aumenta

Sono tanti i fattori che stanno dietro a un aumento incontrollato dei prezzi del carburante al distributore. Per iniziare, c’è un aumento del costo della materia prima; il barile di petrolio (questa è la sua unità di misura) è scambiato sempre a prezzo maggiore. Il mercato del petrolio funziona in modo particolare e i paesi produttori controllano la quantità estratta facendo lievitare i prezzi.

A tutto ciò, si aggiunge un tasso di inflazione molto alto che tocca un livello record da trent’anni a questa parte. La ripresa dopo l’emergenza sanitaria ha fatto alzare i prezzi di tutti i beni, compreso il carburante. Infine, c’è da contare anche una situazione geopolitica instabile che complica la distribuzione di commodities e materie prime come queste.

Mobilità alternative all’automobile a benzina e diesel

Ovviamente, nel breve periodo la situazione non può esser risolta ma l’unico modo per risparmiare è valutare sistemi alternativi per muoversi e spostarsi. Alcuni potrebbero preferire per un periodo i mezzi pubblici oppure la bicicletta, ma occorre il bel tempo per farlo.

Nel lungo periodo vale invece la pena abbandonare le automobili tradizionali che sono alimentate a benzina e diesel, che avranno un prezzo sempre alto anche in futuro. L’ideale sarebbe passare all’elettrico; i veicoli elettrici rappresentano il futuro per il settore dell’automobile. È arrivato l’ora di valutare la demolizione della vecchia macchina presso un centro abilitato per la rottamazione auto gratis a Roma in maniera da avere tutta la documentazione in regola. Le auto elettriche no producono emissioni dannose e non hanno bisogno di nemmeno un goccio di benzina.

 

Di Editore